Esistono diverse tipologie di contrazione muscolare, con differenti caratteristiche e modalità di produzione di forza. I tipi di contrazione che si possono avere sono due: contrazioni dinamiche e contrazioni statiche.
Contrazioni muscolari dinamiche
Si suddividono a loro volta in: isotoniche, isocinetiche, auxotoniche e pliometriche.
Nella contrazione isotonica il muscolo cambia la sua lunghezza, mantenendo però una continua tensione. Sono le contrazioni che usiamo tutti noi durante la nostra vita quotidiana e sono anche le contrazioni che si vanno a ricercare in palestra, assolutamente consigliate!
Questa contrazione è composta da due fasi, una concentrica o positiva che corrisponde all’accorciamento muscolare ed una eccentrica o negativa che corrisponde all’allungamento muscolare.
Ad esempio nel curl per i bicipiti, nel momento in cui porti il manubrio verso la spalla, la contrazione è concentrica, ma quando fai scendere il braccio alla posizione iniziale il muscolo si allunga, quindi diventa eccentrica.
La contrazione isocinetica avviene a velocità costante indipendentemente dal carico, realizzabile solamente con macchine tipiche del settore fisioterapico ed utilizzate in ambito riabilitativo.
La contrazione auxotonica (lavoro con gli elastici) aumenta progressivamente con l’accorciamento muscolare. Sono di facile utilizzo, progressive nella loro contrazione, e proprio per questo motivo occorre fare molta attenzione sulle escursioni articolari, soprattutto in fase di recupero funzionale, dove vengono spesso utilizzate. Bisogna prestare notevole attenzione a nell’eseguire fasi eccentriche molto veloci.
La contrazione pliometrica è una contrazione concentrica esplosiva, che sfrutta l’energia elastica accumulata durante la precedente contrazione eccentrica.
Un esempio è il balzo, durante la prima fase di accosciata, che produce un rapido allungamento della catena estensoria, segue una rapida fase esplosiva, in cui alla forza generata dalla contrazione muscolare si aggiunge il rilascio dell’energia elastica precedentemente accumulata.
La pliometria è indicata e molto efficace negli sport di potenza, ma presenta molti svantaggi, per le sollecitazioni articolari, che potrebbero portare a problematiche alla cartilagine articolare. È sconsigliata la pratica per i bambini e anziani.
Contrazioni Muscolari Statiche
La contrazione isometrica o statica si ha quando il muscolo si contrae senza variare la sua lunghezza, un esempio lo troviamo quando esercito una forza contro una resistenza inamovibile (come un muro) o mantengo per un certo periodo di tempo una posizione sotto la spinta di un carico. In questo tipo di contrazione avremo un incremento della forza espressa del muscolo senza la variazione della sua lunghezza, questo tipo di lavoro offre ottimi risultati per l’aumento della forza della persona.
Contrazione isoinerziale
L’allenamento isoinerziale è una metodica innovativa nell’ambito dell’esercizio terapeutico e del fitness, è indicato nella riabilitazione post-operatoria, dopo un infortunio e nel miglioramento della performance sportiva.
Nell’allenamento isoinerziale vengono utilizzati dei macchinari con una resistenza creata da una massa, messa in rotazione dal movimento dell’utente, permettendo di allenare sia la fase concentrica, che la fase eccentrica.
Permettendo di assicurare una corretta postura del corpo e implicando una maggiore coordinazione motoria.
La resistenza è proporzionale alla forza che viene sviluppata, quindi maggiore sarà la forza utilizzata nella fase concentrica dell’esercizio, maggiore sarà la fase inerziale.
La particolarità e l’innovazione che caratterizzano questo tipo di allenamento, consistono proprio nel carico di lavoro maggiore che si ha proprio durante la fase eccentrica del movimento, in cui ci si deve opporre alla forza con la propria attivazione muscolare.