Il dolore alla spalla, dopo la lombalgia, è una delle problematiche più frequenti.
Può presentarsi la notte, oppure si manifesta quando compi movimenti normalissimi, come sollevare il braccio, lavarti, guidare. È davvero fastidioso e, quando diventa cronico, può limitare la tua mobilità.
Appena compare il dolore alla spalla, iniziamo a muoverla sempre meno e, pian piano, quest’area anatomica diventa sempre più rigida. Niente di più sbagliato.
L’esercizio che voglio farti conoscere oggi è un modo davvero efficace per ridurre il dolore alla spalla dovuto a problemi tendinei, utile sia in fase di prevenzione che riabilitazione. Ma prima di vedere le soluzioni, cerchiamo di capire quali sono le cause ed i sintomi del dolore alla spalla.
Quali sono le cause del dolore alla spalla?
La risposta va ricercata principalmente nella nostra anatomia. L’articolazione della spalla è davvero complessa, in quanto, per la sua struttura e per i suoi gradi di libertà, ci permette tantissimi movimenti in tutti i piani dello spazio, ma tutto ciò è causa di stress alla componente ossea e muscolare.
Nella spalla ci sono alcuni muscoli che avvolgono l’omero: l’insieme di questi muscoli viene definito “cuffia dei rotatori”. Essi servono a proteggere e stabilizzare l’articolazione e spesso vanno incontro a processi infiammatori.
Tra le patologie della spalla, la più frequente è la sindrome da impingement o conflitto subacromiale: consiste nella flogosi e compressione del tendine, fra la testa dell’omero e l’acromion della spalla, del muscolo sovraspinato (uno dei 4 muscoli della cuffia dei rotatori) durante il movimento di sollevamento del braccio e nella fase di ritorno alla posizione iniziale.
I sintomi della spalla dolorosa
Il primo sintomo della spalla dolorosa è il dolore nella parte alta e laterale del braccio e nell’area anteriore della spalla. Con limitazione dei movimenti e della sua funzionalità e rigidità nell’esecuzione dei movimenti.
Altro sintomo comune è il maggiore dolore notturno: ciò accade perché quando siamo in piedi, aumenta lo spazio tra l’acromion e la testa dell’omero, quindi l’attrito diminuisce. Inoltre, altro motivo per il quale percepiamo maggior fastidio la notte, è che si abbassa la nostra soglia del dolore.
Le soluzioni terapeutiche al dolore alla spalla
In caso di dolore alla spalla, bisogna rivolgersi all’ortopedico che eseguirà prima di tutto dei test clinici per valutare innanzitutto:
- la localizzazione del dolore;
- l’eventuale presenza di alterazione della mobilità;
- le alterazioni a carico dei tendini.
In seguito, è molto probabile che si renda necessaria anche una risonanza magnetica, una TAC o un’ecografia al fine di valutare la gravità della situazione.
Quali terapie adottare?
Il trattamento conservativo, che viene sempre tentato prima di passare ad un eventuale intervento chirurgico, prevede nel periodo iniziale la somministrazione regolare di farmaci antinfiammatori o le infiltrazioni di cortisonici o di acido ialuronico. A ciò, segue la riabilitazione fisioterapica per recuperare pienamente la mobilità della spalla, con esercizi di rinforzo ed allungamento della muscolatura.
Esercizio a pendolo, tipo Codman: un utile esercizio da fare a casa
Uno degli esercizi per la spalla dolorosa da sindrome da impingement sia in fase di prevenzione che di riabilitazione è sicuramente il pendolo di Codman.
Per eseguirlo, bisogna appoggiare ad un tavolo l’arto sano e dondolare l’arto compromesso rilassando i muscoli della spalla da un lato all’altro, avanti e indietro, e fare dei cerchi in senso orario e antiorario. Ripetere ogni movimento 15 volte, 2 volte al giorno.
Se durante l’esercizio avvertite dolore interrompete e chiedete consiglio al vostro medico\terapista di fiducia.